martedì 26 giugno 2012

Missione Kepler scopre due esopianeti: Kepler-36b e Kepler-36c

Credit: Harvard-Smithsonian Center
for Astrophysics
Una delle missioni più importanti della Nasa è la Missione Kepler, iniziata nel marzo 2009.
Il suo obiettivo è quello di individuare pianeti extrasolari (al di fuori del Sistema Solare), simili alla Terra, nella cosiddetta zona abitabile (regione in cui è possibile la presenza di acqua liquida sulla superficie dei pianeti).
La Missione Kepler, dopo aver scoperto, un paio di mesi fa, 11 sistemi planetari per un totale di 26 pianeti, ha individuato altri due esopianeti, Kepler-36b e Kepler-36c, distanti da noi 1200 anni luce.
La distanza tra i due pianeti, invece, è molto piccola, circa 2 milioni di km, ovvero cinque volte la distanza Terra-Luna.
Entrambi orbitano attorno ad una stella più calda e più vecchia di 2 miliardi di anni del nostro Sole; cerchiamo di conoscerli meglio:
  • Kepler-36b è un corpo roccioso con un periodo di rivoluzione di circa 14 giorni; ha un raggio 1.5 volte più grande di quello terrestre ed una massa circa 5 volte quella della Terra;
  • Kepler-36c, invece, è un gigante gassoso con un periodo di rivoluzione di 16 giorni; il raggio è pari a 4 volte quello terrestre, mentre la massa è 8 volte più grande di quella del nostro pianeta.
Il team che ha fatto questa scoperta, guidato dagli scienziati Josh Carter ed Erig Agol, è soddisfatto di ciò che sta ottenendo con il telescopio Kepler e, per gli amanti di astronomia, i risultati sono stati pubblicati anche sulla rivista Science.


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